Chi è John McAfee? La storia dell’eccentrico creatore dell’Antivirus più famoso degli anni ’00

John David McAfee è un personaggio assolutamente particolare.
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Meriterebbe forse un documentario o un libro dedicatogli.
Documentari, in effetti, ne esistono già un paio – in lingua inglese (di seguito ve ne proponiamo uno dal tubo)
libri – dando un breve sguardo sui siti di e-commerce – ne esistono pure.
Noi ci limiteremo a scrivere un post biografico per rispondere alla domanda “Chi è John McAfee?”
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Nato nel 1945 a Cinderford, in Inghilterra, in una base dell’esercito statunitense, cresce a Salem.
Ma non è la Salem del processo alle streghe (quella è in Massachusetts) ma è una Salem un po’ più a sud, in Virginia.
E’ un paese da 24000 abitanti e non deve essere facilissima la vita in una realtà così di provincia.
La vita è ancor più difficile se a quindici anni perdi il padre, descritto da Wikipedia come “alcolista e violento”, che si suicida.
John ha qualcosa in comune col padre (ci verremo più avanti) ma non segue la sua stessa carriera: il padre è un militare, lui studia al college, si mantiene vendendo giornali porta a porta e nel 1967 si laurea in matematica presso il college della sua cittadina.
Nel 1968 ottiene un PhD presso il Northeast Louisiana State College, ma parleremo più avanti anche di questo – nel paragrafo dedicato ai vari guai giudiziari.
McAfee e l’antivirus
John McAfee è noto più che altro per l’omonimo antivirus.
Un antivirus che ha fatto epoca, arrivando nel 2000 (in un’era in cui le connessioni ad internet erano sicuramente minori rispetto ad oggi ma nonostante ciò gli antivirus erano un must) ad avere 50 milioni di utenti registrati.
Ma l’azienda alle spalle nasce ben prima: è il 1987 quando nasce McAfee Associates.
L’idea viene al buon John nel 1986, quando viene a conoscenza di (c)Brain – il primo virus informatico nella storia dei sistemi MS-DOS.
Se ci sono i virus, s’hanno da fare gli antivirus: e così nasce la succitata azienda che nel 1992 viene quotata in Borsa per un valore di 80 milioni di dollari (corrispondenti a circa 150 milioni di dollari attuali).
Secondo quanto riportato da Wikipedia, solo la fusione nel 1997 tra McAfee Associates e Network General, specializzata in analisi delle reti informatiche, riuscirà a far sì che il brand McAfee raggiunga il successo al di fuori degli States.
Ma nel 1997 McAfee ha già venduto le sue quote della società da un anno, anche se il nome dell’antivirus rimane sempre il suo.
Nel 2010, il software verrà venduto per 7 miliardi e mezzo di dollari all’Intel.
Intel che nel 2014 pensa di cambiare il nome al software, per poi fare un passo indietro – giacché tutti conoscono l’antivirus McAfee ed un’opera di rebrandizzazione dinnanzi a cotanta celebrità non sarebbe una mossa geniale.
Ma John era tutt’altro che dispiaciuto dal fatto che potessero cambiare nome al software:
“I am now everlastingly grateful to Intel for freeing me from this terrible association with the worst software on the planet” – dichiara in merito alla BBC (affidatevi a Google se volete tradurre le sue parole. Sappiate solo che parla di peggior software nel pianeta).
Intanto, sei mesi prima di queste dichiarazioni, fa uscire un video che rimarrà negli annali.
Mostrandoci come si può fare per disinstallare il suo antivirus:
Nel video, potete vedere un video che rappresenta la summa della sua vita: opulenza, donne avvenenti e sostanze.
Ma ci verremo tra poco.
McAfee e gli altri business
Il legame tra McAfee e il suo antivirus è solo “nominale” già dalla metà dei ’90.
McAfee lancia così altri business, sempre nei gloriosi ’90.
Fonda la Tribal Voice, azienda descritta come fondata e gestita da nativo – americani.
Ma l’idea è che sia una delle geniali idee di McAfee: il riferimento ai nativi scompare ma un software raggiunge un discreto successo: è PowWow, definito come il primo programma di chat nella storia per Windows.
Il nome PowWow, d’altra parte, è un chiaro riferimento alla cultura dei nativi: powow è infatti il nome dei raduni di nativi del Nord America (la parola deriva da powwaw, che nella lingua della tribù dei Narragansett significa “leader spirituale”).
Ad ogni modo, l’epopea di PowWow dura fino al gennaio 2001, quando gli uffici della Tribal Voice vengono chiusi.
E se McAfee passa sostanzialmente indenne la bolla dot-com verrà travolto dalla crisi del 2007:
nell’agosto del 2009 il New York Times scrive infatti che il patrimonio di McAfee è sceso da 100 milioni ad appena 4 milioni.
Sempre nel 2009, McAfee viene intervistato in Belize – dove si è trasferito – per uno speciale della CNBC “The Bubble Decade”: in quell’occasione racconta di aver investio nella costruzione di molte ville negli Stati Uniti, ville rimaste invendute quando il Paese è stato colpito dalla recessione globale nel 2007.
McAfee tra Belize e Guatemala
John McAfee vive una lunga parentesi della sua vita in centroamerica.
Per lungo tempo – a partire dal 2008 – risiede in Belize, dove si dedica a diversi business.
Rifacendoci alla pagina Wikipedia italiana (che sotto molti aspetti non è così completa):
“Nel paese centroamericano, investe in alcune attività tra cui una fabbrica di sigari, la distribuzione di caffè, una compagnia di taxi e una società di ricerca farmaceutica, e resta ossessionato dalla lotta al narcotraffico in una piccola cittadina, Carmelita”.
Sta in Belize fino al 2012, quando lo travolgono (anche se McAfee cade sempre in piedi, vediamo) diversi guai giudiziari, di cui parleremo nell’ultimo paragrafo.
Pensa di rifugiarsi in Guatemala, quando è ricercato in Belize, ma nel paese vicino – dove è entrato illegalmente – viene beccato a causa di una imprudenza di un giornalista di Vice che si trovava assieme a lui in un resort del paese.
Chiederà asilo politico ma viene arrestato.
Torneremo su tutta la vicenda fra pochissimo.
Segnaliamo invece come nel 2019 abbia vissuto a Cuba (evidentemente apprezza il clima tropicale, l’ottimo John) prendendo posizioni nette in merito ad un personaggio che ha fatto la storia del paese caraibico, Che Guevara:
If You call Che Guevara a terrorist you show your ignorance and your acceptance of the U.S. government’s propaganda and lies. If you have not read his diary, or know nothing of his life, then it would be best for you to keep your mouth shut on my page.@DiazCanelB@CubaMINREX
— John McAfee (@officialmcafee) June 24, 2019
McAfee e le criptovalute
Oltre a PowWow e i business in Belize, McAfee lancia nel corso degli anni svariate app e progetti tech finiti rapidamente nel dimenticatoio.
Ma non devono finire nel dimenticatoio le sue parole legate alle criptovalute – mondo in cui entrerà in prima persona come CEO di una startup basata su blockchain (sempre discretamente fallimentare).
Ad ogni modo, nel luglio del 2017 scrive su Twitter che entro tre anni il prezzo di un Bitcoin avrebbe raggiunto quota 500.000 dollari.
if not, I will eat my dick on national television.
— John McAfee (@officialmcafee) July 17, 2017
Nel novembre 2017 si spinge oltre, parlando di un milione a bitcoin.
A gennaio 2020, quando il tempo per mangiare il suo pene si avvicina (giacché il bitcoin è fermo intorno agli 8000$ – al momento siamo sui 12000 ed è un picco rispetto alle cifre viste in precedenza) ritratta così:
Eat my dick in 12 months?
— John McAfee (@officialmcafee) January 5, 2020
A ruse to onboard new users. It worked.
Bitcoin was first. It’s an ancient technology. All know it.
Newer blockchains have privacy, smart contracts, distributed apps and more.
Bitcoin is our future?
Was the Model T the future of the automobile?
Così suggerisce di puntare su Monero e Pirate Chain.
McAfee e la politica
Tra le tante velleità di John McAfee non possiamo dimenticare quelle legate alla politca.
Libertario, si è sempre detto a favore della depenalizzazione della cannabis, contrario alla guerra alle droghe, non intervenzionista per quanto riguarda la politica estera, a favore di un mercato libero che non redistribuisca la ricchezza (insomma, è una sorta di anarco-capitalista).
E nel 2015 ha provato in prima persona ad entrare in politica.
L’8 settembre annuncia di volersi candidare come candidato in vista delle presidenziali del 2016 (poi vinte da Donald Trump).
Ci prova dapprima con un proprio partito politico (chiamato Cyber Party) per poi provare a scalare il partito Libertario – terzo partito statunitense dietro Repubblicani e Democratici – arrivando secondo alle primarie e terzo al Congresso.
McAfee e la vita privata
McAfee, avrete capito bene se avete letto sin qui, è una sorta di rockstar (anche se gli aspetti più da rockstar li vedremo nell’ultimo paragrafo – il prossimo).
E da buona rockstar ha una vita privata da rockstar.
Deportato dal Guatemala dov’era entrato illegalmente, passa una notte con Janice Dyson – allora prostituta a South Beach Miami): nonostante sia 30 anni più giovane John e Janice iniziano una relazione e si sposano nel 2013.
Per quanto riguarda la prole, non se n’è fatta mancare – il buon John:
come dichiara in più post su Twitter da dicembre 2018 dichiara di avere 47 figli sparsi per il mondo.
Il seguente post è solo un esempio (“Study hard and stay away from girls for as long as possible” è la raccomandazione più bella un padre possa dare al figlio).
Happy Birthday to my son (and @theemrsmcafee,s) Elijah. Turned fourteen today and is already well over 6 feet tall. Elijah is not one of my 47 children who carry my genes,, but my love for him is no less. Study hard and stay away from girls for as long as possible son. pic.twitter.com/rdKYxO3FIr
— John McAfee (@officialmcafee) December 29, 2018
McAfee e i vari guai giudiziari
Dulcis in fundo, eccoci ai guai giudiziari.
Siamo certi ne scorderemo qualcuno – perché il buon JMA è una vera e propria rockstar e di guai ne ha più di Pollon.
Torniamo al 1968, quando ottiene un PhD presso il Northeast Louisiana State College.
Gli viene revocato per essere andato a letto con una delle studentesse che si trova a seguire per il dottorato: la ragazza in questione diventerà la sua prima moglie.
Subito dopo viene arrestato per possesso di marijuana e perde anche il suo nuovo lavoro.
Presentando “un curriculum impressionante e totalmente falso” (usando le parole di un articolo di Weird che ben racconta una parte della sua accidentata storia) ottiene un lavoro alla Missouri Pacific Railroad a St. Louis.
Ma purtroppo McAfee scopre dapprima l’LSD e poi la DMT (Dimetiltriptammina).
Sarà davvero complicato per lui condurre una vita regolare:
“La gente gli faceva domande, ma lui non capiva cosa gli chiedevano. Il computer sputava orari di treni sulla luna; ma lui non riusciva a capire alcunché. Si è trovato dietro un bidone della spazzatura nel centro di St. Louis, sentendo voci e sperando disperatamente che nessuno lo vedesse. Non è mai tornato alla Missouri Pacific”.
Ad un passo dalla crisi definitiva, la raggiunge nel 1983, quando lavora alla Omex.
Sniffa cocaina come non ci fosse un domani, bevendo una bottiglia di scotch al giorno, con l’unica preoccupazione di non finire le droghe.
La moglie lo lascia, vende il suo cane e perde l’ennesimo lavoro.
Si trova chiuso in casa, senza amici, a drogarsi come un ossesso e pensando al suicidio.
Finché non si rivolge ad un terapista, che gli suggerisce di rivolgesi agli Alcolisti Anonimi.
Partecipa ad una riunione: gli basta un abbraccio e una persona che gli dice di non essere solo.
“Fu allora che per me la vita iniziò davvero” – dichiara, come riportato nel lungo articolo linkato in precedenza.
Del successo con la sua McAfee Associates abbiamo già scritto, quindi facciamo un salto avanti fino al 2000.
Anche perché guai non ne ha più. John è una brava persona: avvia un istituto di yoga vicino alla sua villa da quasi un chilometro quadrato nelle Montagne Rocciose del Colorado e scrive quattro libri sulla spiritualità.
E se nel 2002 divorzia dalla seconda moglie continua a vivere una vita da cittadino modello, donado computer alle scuole e pubblicando annunci sui giornali che scoraggiavano l’uso di droghe.
Ma arriva la crisi di mezz’età e – complice la succitata crisi finanziaria – decide di voler provare a vivere in modo più rustico.
E’ il momento di trasferirsi in Belize.
E dopo qualche anno, sono di nuovo guai:
nel novembre 2012 un vicino di casa di McAfee, Gregory Faull, viene trovato morto, ucciso da un colpo di arma da fuoco.
La polizia sospetta di McAfee ma il paranoico John teme a sua volta di essere vittima di una ritorsione da parte del corpo di polizia belizeano chiamato Gang Suppression Unit. In realtà, il ministro degli Esteri del Belize, Caballeros, invierà in seguito una nota spiegando che McAfee doveva essere interrogato non come sospettato dell’omicidio, bensì solo come persona informata dei fatti.
Scappa, quindi, ed entra illegalmente in Guatemala.
Viene arrestato e – dopo aver simulato due infarti per essere trasportato dal carcere all’ospedale – viene deportato negli States.
Da lì in poi, arriveranno nuovi problemi giudiziari:
Il 2 agosto 2015, McAfee viene arrestato nel Tennessee, con l’accusa di guida sotto effetto di stupefacenti e possesso di un’arma da fuoco mentre ubriaco.
Nel luglio 2019, McAfee e alcuni membri del suo entourage sono stati arrestati mentre il suo yacht è attraccato nella Repubblica Dominicana, perché sospettati di trasportare di grosso calibro: vengono trattenuti quattro giorni prima di essere rilasciati.
Il 6 ottobre 2020, quindi John McAfee viene arrestato in Spagna per evasione fiscale. McAfee rischia adesso fino 30 anni di carcere.
Diventano così reali le paranoie di McAfee che aveva annunciato a gennaio 2019 di essere in fuga dalle autorità statunitensi e di vivere sul suo yatch assieme a moglie ed entourage per sfuggire alle autorità statunitensi.
D’altra parte lui stesso aveva dichiarato di non compilare una dichiarazione dei redditi dal 2010.
Today is the 30th day @officialmcafee has been sitting in a Spanish prison waiting for the US to bring their case before the courts. I assume this tactic is used to “soften” people to take whatever shitty deal they’re offering but this 30 days has only strengthened his resolve. pic.twitter.com/0hWVzKl8bm
— Janice McAfee (@theemrsmcafee) November 3, 2020
Come proseguirà questa storia da film?