WhatsApp “regala” i dati a Facebook: quali sono le migliori alternative?

Le nuove regole sulla privacy dei dati di WhatsApp non sono state digerite molto dagli utenti. Secondo la nuova politica della piattaforma, infatti, verranno memorizzati e condivisi i dati utente non solo con Facebook – società madre di WhatsApp, ndr – ma anche con altre aziende di proprietà della stessa Facebook.
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Una mossa che sta spingendo diversi utenti a guardarsi intorno e a cercare delle valide alternative a WhatsApp. Quali sono le migliori? Proviamo a farci un’idea.
Telegram
Telegram, lanciato nel 2013, è diventato molto popolare negli ultimi mesi proprio come migliore alternativa a WhatsApp. Si tratta di un software freeware, multipiattaforma, basato su cloud per la messaggistica istantanea, le chiamate video e il software VoIP. La caratteristica più popolare di Telegram è la sua modalità “Chat segreta”, resa possibile dalla crittografia end-to-end del servizio con il protocollo di messaggistica MTProto: nessuna nazione è riuscita a decifrarlo.
Signal
Signal è un’app gratuita, semplice da usare. A differenza di WhatsApp e Telegram, la crittografia è open source, vale a dire che gli sviluppatori di sicurezza possono testarla per individuare difetti e trovare bug. Di tutte le principali app di messaggistica, Signal è probabilmente la più sicura, tanto è vero che anche Elon Musk aveva esortato qualche giorno fa i suoi follower a utilizzarla.
Viber
Gestita dalla MNC giapponese Rakuten, Viber è un’app gratuita che è diffusa soprattutto in Europa, in Medio Oriente e in Nord Africa. Viber consente anche la crittografia end-to-end.
WeChat è usata da oltre 1,3 miliardi di persone nel mondo, e trova ampio riscontro soprattutto in Cina. La sua interfaccia utente è simile a quella di WhatsApp. Tuttavia, la quantità di domande sulla privacy dei dati poste alle app di proprietà di aziende cinesi non rende WeChat una delle migliori alternative possibili a WhatsApp.
Kik
Kik è un software di messaggistica istantanea che richiede un’e-mail (e non il telefono) per la registrazione. E’ senz’altro tra le app più sicure in circolazione, anche se non ha una grande reputazione per via di un enorme afflusso di bot e anche perchè è stata spesso utilizzata per spaccio di droga e altre attività illegali.
Wire
Fondata dal co-fondatore di Skype, Janus Friis, Wire utilizza la crittografia end-end ed è un’app sicura. È disponibile su entrambe le piattaforme Android e iOS. Non è ancora molto popolare, pertanto il suo utilizzo potrebbe risultare ancora un pò difficoltoso.