Nuovo digitale terrestre DVB T2, come capire se il dispositivo in uso è da sostituire

DVB T2 digitale

Con l’arrivo del 2021 l’Italia si rinnova anche dal punto di vista del digitale terrestre. Il nuovo anno porterà infatti il DVB T2, il nuovo standard che andrà ad interessare gradualmente il nostro Paese: l’obiettivo è terminare il “passaggio” in tutte le Regioni entro il 2022. 

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Chiaramente, sono molte le famiglie italiane che dovranno buttare i vecchi televisori e decoder e sostituirli con modelli nuovi. Un’operazione che non viene fatta di certo a cuor leggero, visto che l’acquisto di una nuova TV o dell’apposito decoder comporta una spesa di certo non banale (tra le 30 e le 250 euro). 

Come fare, quindi, per capire se si può mantenere la propria TV e il proprio decoder fino al 2022? Come riportano alcune testate come Caffeina Magazine e QuiFinanza, esiste un modo per procrastinare la sostituzione del modello. Basta sintonizzarsi sul canale 200, che è il test di Mediaset, oppure sul canale 100, che è invece il canale di test Rai. 

Nel caso compaia la scritta “Test HEVC Main10” si possono dormire sonni tranquilli perchè il nuovo televisore riceverà il segnale anche quando sarà completato il passaggio allo standard DVB T2. Se invece compare tutto nero o non si trovano i canali, ecco la brutta notizia: il modello è da sostituire. Ma prima fate una risintonizzazione, per sicurezza, e verificate se i canali 100 e 200 sono ancora “neri” o se compare la scritta di cui sopra. In genere, i prodotti acquistati dopo il 1 gennaio 2017 dovrebbero essere compatibili con il nuovo digitale terrestre. 

In caso di sostituzione, ci si può affidare al Bonus TV 2021, che prevede 25 milioni di fondi destinati proprio a chi acquista una nuova televisione o un decoder in standard DVB-T2.

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