Immuni non servirà più. Apple e Google integreranno il tracciamento direttamente negli smartphone

Il sistema di contact tracing realizzato da Apple e Google sta per entrare nella seconda fase. Dopo essersi interfacciato con le app lanciate nei vari Paesi (da noi l’app Immuni, ndr) è arrivato il momento di integrare nel sistema operativo la notifica delle esposizioni.
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Cosa significa? In parole povere, con la “fase 2” del sistema di contact tracing non ci sarà più bisogno di installare un’app di terze parti, ma basterà abilitare una funzione dalle impostazioni di Android e iOS, semplicemente “spuntandola”. Android e iOS andranno quindi a consultare i database nazionali, scaricando la lista degli infetti e segnalando eventuali contatti con positivi.
Nella versione beta di iOS 13.7 una delle principali novità è proprio quella relativa all’attivazione delle notifiche di esposizione, senza dover installare Immuni o una qualsiasi app di contact tracing. E per quanto riguarda Android? Molto probabilmente siamo in dirittura d’arrivo anche per quanto riguarda il robottino verde: la funzione dovrebbe infatti giungere tramite un aggiornamento di Google Play Services.
Questo significa che si può fare a meno di Immuni? Assolutamente no, dato che l’applicazione resta ancora utilissima per segnalare o essere avvisati di contagi, tenendo conto che l’integrazione avverrà più avanti. Apple e Google dovranno anche trovare l’accordo con i vari Stati per l’accesso ai server, un passaggio che non è detto sia facilissimo.