La storia della Nigmatica S.R.L. : realtà italiana bloccata da Google Play senza un perchè

Una piccola start-up italiana rimossa senza alcun motivo (e senza fornire spiegazioni) da Google Play. Si tratta di NIGMATICA S.r.l., un’azienda che sta cercando di ritagliarsi uno spazio nel campo altamente competitivo del mobile gaming, come sottolinea il CEO Giuseppe Gullo.
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“Abbiamo lavorato al nostro primo gioco da gennaio a giugno 2020, con un team di 8 persone under 30 che lavoravano da casa, a causa del lockdown imposto in seguito alla pandemia di COVID-19 – spiega Gullo – Il nome della nostra creazione è Soccer Quiz, un gioco a quiz multiplayer sul calcio in cui gli utenti possono competere tra loro in diversi campionati”.
Un gioco che è piaciuto molto, dato che nella prima settimana sono stati ben 3500 i giocatori “che hanno giocato più di 200.000 partite”, rivela il CEO. Ma ad un certo punto accade l’impensabile.
Secondo Google, infatti, l’app di NIGMATICA avrebbe violato le ‘Norme relative ai contenuti ripetitivi”.
“Abbiamo verificato quella norma e anche tutte le altre norme per gli sviluppatori e abbiamo scoperto che la nostra app era in realtà perfettamente conforme“, afferma Gullo, che spiega di aver subito scritto al team di assistenza di Google Play, pensando ad un possibile errore.
In un primo momento da Google Play sono giunte rassicurazioni e la garanzia di un veloce ripristino, ma dopo diversi giorni è arrivata la “doccia fredda”: l’app era stata esclusa perchè “simulava il gioco d’azzardo”.
Giuseppe Gullo assicura che sulla loro app non c’era nulla di tutto questo, ma “poiché abbiamo gli stipendi da pagare e dovevamo riavere l’app sullo store il prima possibile, ho cambiato la classificazione dei contenuti seguendo le istruzioni”.
Tutto risolto? Macchè. Dopo qualche giorno il CEO riceve una nuova mail da parte di Google. L’app è stata di nuovo sospesa perchè “copia contenuti da altre app senza aggiungere contenuti o valori originali”.
Alla richiesta di conoscere i contenuti copiati (e da chi…) non è giunta alcuna risposta dal dipendente Eugene di Google Play. Fino ad oggi.
“Abbiamo aperto altri due ticket sull’assistenza per gli sviluppatori di Google Play, non abbiamo mai avuto risposta. Abbiamo chattato con il supporto di Google Play, l’agente ha detto di aver aperto un caso, ma nessuna risposta. Abbiamo chattato con il supporto per gli sviluppatori di Google Play, l’agente mi ha appena detto: “Non posso farci niente”. Abbiamo inviato una mail legale a Google Italia, non abbiamo ricevuto risposta”, scrive un (giustamente) seccato Giuseppe Gullo.
“Realizzare un’app è un grande investimento di denaro e tempo e averla rimossa dallo store senza motivo, come sta accadendo a noi, è qualcosa che potrebbe scoraggiare chiunque dall’iniziare a creare una nuova app mobile – scrive il CEO di Nigmatica – Quindi Google, fa qualcosa e prenditi cura dei tuoi sviluppatori, stiamo lavorando per lo stesso obiettivo”.