Cos’è il Geocaching, la caccia al tesoro del futuro?

La caccia al tesoro è certamente uno dei giochi più belli al mondo, ancora molto praticata da giovani (e non solo) in ogni angolo del pianeta.
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Ma avete mai sentito parlare del geocaching? Si tratta di una caccia al tesoro “futuristica”, considerata la più grande al mondo con tantissimi partecipanti. E’ cominciato tutto agli albori del 2000, quando Dave Ulmer sfruttò l’allentamento sull’utilizzo delle tecnologie GPS per invogliare le persone a cercare un contenitore che lui stesso aveva nascosto nella zona di Portland, comunicando le coordinate del nascondiglio.
Da qui è partita una vera e propria passione collettiva, con tantissime cacce al tesoro realizzate proprio tramite la tecnologia GPS. Tuttavia, una volta raggiunta la posizione bisogna affidarsi quasi esclusivamente al proprio ingegno, basandosi sugli indizi forniti da chi ha provveduto a nascondere il tesoro.
Chiaramente non bisogna di certo aspettarsi i forzieri carichi di monete d’oro. I tesori sono solitamente delle piccole sorprese, al massimo dei simpatici souvenir. Le ricompense sono modeste, ma ciò che conta è appunto il divertimento nel riuscire a trovare il tesoro nascosto: un’impresa che va a stimolare il ragionamento e le proprietà intellettive.
Per partecipare basta avere un ricevitore GPS (e nel 2020 non dovrebbero esserci troppi problemi…) e scegliere una delle app che praticano il Geocaching. La più nota e affidabile è Geocaching.com, dove ci si può iscrivere e cominciare a dare uno sguardo alla mappa per cercare i vari oggetti nascosti, cominciando ovviamente con quelli più vicini al luogo in cui ci si trova.