Intel, rinviati al 2022 i nuovi processori a 7 Nm dell’azienda

intel

Intel ha finalmente introdotto sul mercato i suoi chip da 10 nm dopo anni di ritardi, ma oggi l’azienda ha annunciato di aver incontrato problemi con il suo processore a 7 nm di prossima uscita che comporterà ritardi anche per la prossima generazione di chip.

Vuoi rimanere aggiornato su tutte le ultime news? Iscriviti al nostro canale Telegram!

“La tempistica delle CPU basate su processori a 7 nm dell’azienda si sta spostando di circa sei mesi rispetto alle aspettative precedenti“, ritardandoli da un arrivo originariamente previsto per la fine del 2021. Il ritardo di sei mesi spingerebbe tale data almeno al 2022, se non oltre, a causa di ciò che il CEO di Intel Bob Swan ha definito “modalità difettosa” nel processo a 7 nm, secondo Tom’s Hardware.

Intel afferma in realtà che i problemi con la sua attuale produzione a 7 nm significano che la produzione ritarderà di un anno rispetto alla sua tabella di marcia interna. Per qualche ragione, però, l’azienda dice che essere un anno in ritardo rispetto alla tabella di marcia comporterà comunque solo il suddetto ritardo di sei mesi per il mercato. A titolo di confronto, AMD ha già prodotto da mesi i propri chip Ryzen 4000 basati sulla sua architettura a 7 nm, che hanno superato di gran lunga le offerte di Intel.

Non sono tutte cattive notizie per Intel, però: l’azienda è sulla buona strada per rilasciare i suoi chip Tiger Lake di undicesima generazione (basati sul processore di terza generazione, 10nm+++ dell’azienda) per succedere alla decima generazione di Ice Lake per computer portatili nel corso di quest’anno, portando con sé la tanto agognata grafica Xe di Intel. Intel prevede inoltre di lanciare i primi prodotti della 12a generazione della linea Alder Lake (il successore di Tiger Lake) verso la fine di quest’anno – tra cui le prime attese CPU desktop da 10 nm della società.

Anche i risultati finanziari effettivi di Intel per il secondo trimestre sono stati positivi: Il Client Computing Group di Intel (che produce i processori per computer portatili e desktop) ha registrato un miglioramento del 7% rispetto all’anno precedente con un fatturato di 9,50 miliardi di dollari. Intel osserva che questi forti risultati sono stati trainati dall’aumento delle vendite di laptop a causa dell’aumento dei clienti che lavorano da casa per via della pandemia di COVID-19 (anche se, per lo stesso motivo, afferma che la domanda di PC desktop è diminuita). E anche il fatturato del secondo trimestre di Intel è aumentato del 20% rispetto all’anno precedente con 19,7 miliardi di dollari, aiutato in gran parte dalla crescita sostanziale delle divisioni dei data center e delle soluzioni di memoria di Intel.

Il ritardo nel raggiungimento dei chip a 7 nm è però un problema incombente per l’azienda e aspettatevi di vedere molti altri prodotti a 10 nm rilasciati nei prossimi anni.

Il ritardo dei chip a 10nm aiuta un’enorme fetta dell’industria dei laptop, che si basa sulla roadmap di Intel e sull’aumento dell’efficienza energetica e delle prestazioni per sviluppare prodotti nuovi e migliori. E sulla base delle attuali indicazioni dell’azienda, è possibile che il mondo dei PC si trovi in un collo di bottiglia simile con i chip Intel da 7nm negli anni a venire.

Commenta

Potrebbero interessarti anche...