La Lega vuole bloccare il porno? Ecco come stanno le cose

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Man typing at his laptop computer at night

Una sorta di “parental control” che andrebbe a bloccare in automatico il porno online.

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E’ la proposta presentata dal senatore della Lega, Simone Pillon, che vorrebbe bloccare l’accesso ai siti pornografici. Pillon ha infatti presentato un emendamento al testo di conversione del decreto legge Giustizia che potrebbe anche passare sia alla Camera che al Senato, dati i tempi stretti per convertire il decreto in legge (entro il 29 giugno, ndr).

Conversione che deve avvenire senza se e senza ma per non creare ulteriori fratture in una maggioranza di Governo che non appare solidissima.

Tuttavia, stando a quanto riferito da Enza Bruno Bossio (PD) al quotidiano “La Repubblica”, il testo non verrà reso immediatamente attuativo (o almeno questa sarà la richiesta che verrà fatta al governo, ndr) per “avere un confronto con gli operatori e definire meglio il campo di applicazione di questo provvedimento”.

Nell’emendamento viene comunque precisato che si tratta di un filtro per bloccare “i contenuti violenti, pornografici o inadeguati per i minori”. Tuttavia, non è ancora molto chiaro il criterio che dovrà essere utilizzato, dato che un blocco di questo tipo potrebbe favorire la censura di internet.

Lo sottolinea l’avvocato Flavio Sarzana, che ricorda il precedente statunitense: “Una legge simile è stata bloccata dalla Corte Suprema degli Stati Uniti ed è stata sospesa indefinitamente nel Regno Unito per questo motivo”.

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