I visori per la realtà virtuale danneggiano la vista? Il caso dello sviluppatore con danni permanenti

Uno sviluppatore di software ha riferito che l’aver indossato per ore un visore per la realtà virtuale gli abbia danneggiato la vista.
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Come riferito dallo stesso sviluppatore, è stato il suo ottico a puntare il dito contro il visore e a dirgli che il problema alla vista derivava proprio dall’utilizzo del dispositivo di realtà virtuale.
Gli occhiali dovrebbero correggere il problema, ma normalmente “vengono prescritti ai quarantenni”, ha twittato lo sviluppatore.
L’Associazione degli Optometristi ha affermato di non aver riscontrato prove che evidenzino un legame tra l’utilizzo dei visori di realtà virtuale e i danni permanenti agli occhi.
Oculus, di proprietà di Facebook, afferma nel suo manuale che un utente su 4.000 potrebbe soffrire di “vertigini, convulsioni, contrazioni muscolari”. Raccomanda agli utenti che soffrono di questi sintomi di interrompere l’uso del visore e consultare un medico.
“Sono molto preoccupato per il mio futuro utilizzo della realtà virtuale – ha detto Danny Bittman – Ho un nuovo problema di convergenza oculare che si comporta come dislessia. Il dottore è convinto che il mio uso del visore abbia causato questo problema”.
“Ci sono stati alcuni studi che hanno esaminato gli effetti a breve termine dell’utilizzo di dispositivi di realtà virtuale, senza che emergessero deterioramenti della vista”, ha detto Ceri Smith-Jaynes, dell’Associazione degli optometristi, alla BBC.
“Tuttavia, alcune persone soffrono di sintomi temporanei come nausea, secchezza e irritabilità degli occhi, mal di testa o affaticamento degli occhi. Chiaramente – ha aggiunto – se si passa tutto il giorno in VR senza una pausa, servirà molto più tempo per riadattarsi alla luce e al diverso ambiente visivo del mondo reale. Suggerirei di fare dai cinque ai dieci minuti di pausa ogni ora, usando quel tempo per muoversi, sbattere le palpebre e guardare fuori da una finestra, o fare una breve passeggiata”.