Francia, per ora niente app di tracciamento: gli “angeli custodi” verificheranno i contagi

App di tracciamento? La Francia (per ora) dice no. Nonostante fosse (quasi) tutto pronto per StopCovid, l’applicazione che avrebbe dovuto tracciare i positivi al coronavirus e avvisare di conseguenza tutte le persone che avrebbero potuto sviluppare un “contatto” con i contagiati, le forti critiche in merito a privacy e sicurezza hanno avuto il sopravvento.
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L’11 maggio è quindi prevista la riapertura in Francia, ma senza “tracking app”. La nazione transalpina si affiderà a quelli che sono stati già ribattezzati “angeli custodi”, ovvero un esercito di volontari che avrà l’arduo compito di accedere ai dati medici personali dei positivi da Covid-19 tramite le analisi di laboratorio e indicare di conseguenza il percorso di protezione.
Per farla breve, come riportato anche dall’ANSA, i medici curanti consegneranno un formulario ai contagiati con la raccomandazione di “riflettere e riportare tutte le persone che ricordano di aver potuto infettare”. Il report dovrà partire dalle 48 ore precedenti alla comparsa dei primi sintomi.
Una volta completata la lista, sarà il medico curante ad attivare la piattaforma e a mettere quindi in moto gli “angeli custodi” – personale medico, della previdenza, della Croce rossa e delle unità di assistenza sociale – che si recheranno dal positivo per capire l’entità di ogni “contatto”.
Successivamente verrà rintracciato ogni contatto “a rischio” e verrà quindi consigliata la procedura standard, ovvero tampone immediato e 14 giorni di quarantena.
Qui puoi trovare tutti gli aggiornamenti riguardanti le app di tracciamento del COVID-19