Xiaomi spia gli utenti? La risposta dell’azienda dopo lo “scoop” di Forbes

Xiaomi ha registrato una crescita impressionante negli ultimi anni. L’azienda cinese è riuscita ad espandersi in tutto il mondo, diventando uno dei produttori principali di smartphone mobile.
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Questo perchè Xiaomi riesce sempre a proporre telefoni di ottimo livello a prezzi accessibili. Tuttavia, secondo “Forbes”, dietro questo eccellente rapporto qualità-prezzo garantito dall’azienda cinese si “nasconderebbe” un tracciamento dei dati degli utenti, con l’invio degli stessi a dei server remoti ospitati da Alibaba.
Secondo l’articolo di Forbes, infatti, gli smartphone Xiaomi manterrebbero traccia di tutte le attività dell’utente, come ad esempio i siti web visitati, le cartelle aperte e le schermate di navigazione, compreso il menu Impostazioni.
Un’accusa molto pesante, che ha spinto Xiaomi a diffondere un comunicato per smentire categoricamente quanto affermato nell’articolo di Forbes. La società con sede a Pechino sottolinea che la privacy e la sicurezza sono di primaria importanza e che l’azienda le rispetta in maniera molto rigorosa, mantenendosi conforme alle leggi e alle normative locali in materia.
“Pensiamo che ci sia stata un’incomprensione riguardo ciò che abbiamo comunicato in riferimento alla nostra politica di gestione dei dati sulla privacy”, scrive Xiaomi. Tuttavia, dall’indagine di Forbes è emerso che l’azienda cinese utilizza i servizi di una società di analisi comportamentale chiamata Sensors Analytics, che aiuta i suoi clienti ad analizzare dati.