Coronavirus, come funzionano le tracking apps in giro per il mondo?

In Italia attendiamo l’arrivo dell’app Immuni – anche se probabilmente non la vedremo prima della fine di maggio, ndr – che aiuterà a tracciare i contatti con persone che hanno contratto il coronavirus.
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Anche gli altri Paesi si doteranno di applicazioni molto simili, denominate proprio “tracking apps”, con lo scopo di circoscrivere il più possibile il contagio da Covid-19.
Ad esempio, l’Australia ha già lanciato un’app per rintracciare coloro che sono venuti in contatto con pazienti affetti da coronavirus. Il sistema, anche in questo caso, si basa sulla tecnologia Bluetooth e consente ai sanitari di accedere a informazioni cruciali sulle interazioni di una persona che ha contratto il virus.
La Corea del Sud si è dotata del Sistema di Gestione Intelligente, un sistema di tracciamento dei contatti che utilizza le app per smartphone e aiuta le autorità ad analizzare il movimento dei pazienti affetti e di quelli in quarantena.
Anche il governo indiano ha lanciato un’app per smartphone, chiamata AarogyaSetu, per tenere traccia dei pazienti con coronavirus e delle persone con cui entrano in contatto. Secondo le autorità, l’app ha registrato 75 milioni di download.
In Germania, dopo qualche tentennamento, si è deciso di seguire l’approccio di Apple e Google e puntare quindi su un sistema decentralizzato per la propria “tracking app”: una “svolta” che dovrebbe interessare anche la nostra Immuni.
Qui puoi trovare tutti gli aggiornamenti riguardanti le app di tracciamento del COVID-19