App di tracciamento, è polemica: Immuni non bada alla privacy come le app Apple/Google

L’app Immuni, su cui ha deciso di puntare il governo italiano per il tracciamento contatti, sarà coerente con il sistema PEPP-PT, ovvero Pan-European Privacy-Preserving Proximity Tracing.
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Si tratta del consorzio composto dagli scienziati e dai tecnici che hanno provveduto a fornire le linee guida per creare app di tracciamento inter-funzionanti a livello europeo.
Tuttavia, stando a quanto emerso nelle ultime ore, sembra che il consorzio PEPP-PT abbia chiesto ad Apple e Google di modificare il loro sistema. Come noto, anche i due colossi stanno realizzando un’app di tracciamento, ma a quanto pare sarebbe troppo “privacy oriented” e non permetterebbe la raccolta dei dati in un server.
Eppure anche il sistema PEPP-PT, esattamente come quello su cui stanno lavorando Apple e Google, si basa sul sistema Bluetooth e mantiene l’anonimato dei contatti. La differenza sta nella gestione dei contatti.
Il sistema PEPP-PT utilizza il sistema centralizzato, dove i dati vengono caricati su un server centrale, gestito dalle autorità sanitarie. Al contrario, Apple e Google optano per il sistema decentralizzato, dove l’unico a sapere del “contatto” con l’utente positivo è il possessore dello smartphone.
Va da sè che le applicazioni che non useranno il sistema di Apple e Google andranno incontro a problematiche di implementazione con entrambi i sistemi operativi. Per questo, il consorzio PEPP-PT ha chiesto al colosso di Cupertino e al gigante di Mountain View di rinunciare alle restrizioni, ma la strada sembra molto, molto tortuosa (specialmente per l’azienda della Mela).
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