Uscire dalla bolla di Google: le migliori altenative a Google Search nel 2020

Siamo giunti al nostro terzo articolo sulle possibili alternative ai servizi offerti da Google.

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In questo, ci concentriamo sul prodotto che caratterizza maggiormente l’identità e la percezione del colosso di Mountain View: il motore di ricerca, Google Search.

Come ben sai, quotidianamente vengono dati in pasto al motore di ricerca Google milioni e milioni di query (le parole chiave immesse dall’utente).

Ne consegue che Google tramite la memorizzazione delle suddette e tramite l’analisi delle abitudini delle persone, ne sa davvero troppe!

Qui vogliamo proporti alcuni servizi di ricerca alternativi che potrai sicuramente apprezzare se stai pensando di cambiare search engine.

DuckDuckGo

DuckDuckGo è un motore di ricerca con sede negli Stati Uniti.

È stato il primissimo motore di ricerca ad essere fondato con l’obiettivo di proteggere la privacy dei propri utenti.

Infatti non memorizza nessun indirizzo IP né genera cookie. Tuttavia le ricerche vengono salvate anche se in un modo in nessuna maniera riconducibile a chi le ha effettuate.

DuckDuckGo esiste addirittura dal lontano 2008!

Sebbene il governo degli Stati Uniti non si sia certamente distinto negli ultimi anni per tenere alla privacy dei cittadini, DuckDuckGo sottolinea in più parti del sito quanto il loro sforzo si concentri proprio sulla privacy:

I risultati di ricerca sono ottimi anche se per quanto da noi testato potrebbero essere migliorati alcuni dettagli.

DuckDuckGo ha sviluppato un proprio algoritmo di ricerca e lo integra con i database di un centinaio di servizi di ricerca (tra i quali troviamo anche Google).

Chiaramente le query inviate ai servizi terzi sono anonimizzate!

Swisscows

Swisscows è un motore di ricerca 100% svizzero che utilizza un proprio algoritmo per quanto riguarda le ricerche in lingua tedesca.

Per tutte le altre lingue prende in prestito i servizi di Bing che come ben saprai è un prodotto sviluppato da Microsoft e che di certo non si può ritenere privato.

Tuttavia, così come nel caso di DuckDuckGo, tutte le ricerche dirottate verso il motore di Bing vengono anonimizzate.

I risultati di ricerca sono di un ottimo livello, si mantengono in linea con con la qualità offerta da Bing.

Swisscows, oltre ad impegnarsi sul fronte della privacy possiede un’ulteriore peculiarità.

Infatti, così come si può leggere nella pagina di presentazione, si rivolge alle famiglie e afferma di:

  • Promuovere valori morali
  • Essere contrario alla violenza ed alla pornografia
  • Promuovere un’educazione ai media digitali

Facciamo una prova:

Se te lo stai chiedendo, no, non è possibile in alcun modo disattivare questa impostazione

Swisscows e la carta semantica: un’interessante innovazione

Non manca nemmeno una funzione molto utile durante le ricerche, parliamo della carta semantica che potrebbe essere definita un’evoluzione delle classiche ricerche correlate di Google.

Tramite la carta semantica, Swisscows suggerisce in maniera visiva ed efficace alcuni termini che potrebbero essere integrati nella ricerca al fine di o

ttenere risultati più precisi:

Come puoi notare, quando fai una ricerca, sulla destra trovi la carta semantica che contiene degli utili ed efficaci suggerimenti correlati alla tua query.

Se non la trovi utile è anche possibile disattivare questa funzione.

StartPage

StartPage è probabilmente tra i migliori servizi concorrenti di Google.

Di fatto utilizza solo ed esclusivamente il database di Google con le chiare limitazioni con le quali si deve far fronte data la privacy.

Un esempio? Le ricerche che sfruttano la geolocalizzazione sono chiaramente inutili.

Inoltre, non memorizzando nulla sull’utente non conosce il suo storico e dunque fornisce risultati meno personalizzati.

Per il resto, è perfetto. I risultati sono precisi e soddisfano le esigenze di qualsiasi utente almeno per il 95% dei casi.

StartPage ha sede in Olanda e come tutti i suoi omologhi appena citati anonimizza i dati che vengono inviati a Google.

È disponibile anche un servizio di posta elettronica chiamato StartMail.

Ovviamente, al contrario di Gmail, è a pagamento. Altrimenti non sarebbe economicamente sostenibile.

Tuttavia, il prezzo non è esagerato, per un account personale di posta sono richiesti circa 60$ all’anno.

Qwant

Qwant è un motore di ricerca con sede in Francia ed il suo ben visibile slogan recita: Il motore di ricerca che rispetta la tua privacy.

Qwant non memorizza alcun dato sull’utente che ne fa uso e anonimizza le ricerche inviate al motore esterno.

A tal proposito, come motore di ricerca esterno utilizza Bing in accoppiata con un suo algoritmo di web crawling.

In Qwant è disponibile anche una modalità che permette di devolvere una percentuale del profitto generato tramite le ricerche da te effettuate ad associazioni benefiche.

Chiaramente, ti sarà mostrata maggiore pubblicità rispetto al solito!

Altri motori di ricerca: Libero, Virgilio, Yahoo! e Bing

Se sei stufo di Google e non ti interessa la privacy puoi anche rivolgerti ai popolari motori di ricerca appena citati.

Yahoo! è ormai lo storico rivale di Google. I due titani battagliavano tra la fine degli anni ’90 e l’inizio dei 2000 prima che Google prendesse il sopravvento.

Yahoo! è stato fondato addirittura prima del colosso di Mountain View, nel 1994!

Bing fornisce dei risultati eccellenti, quasi alla pari di Google e come già detto nell’articolo è di proprietà di Microsoft.

Esistono anche portali italiani come Libero e Virgilio.

Libero e Virgilio appartengono al network Italiaonline e utilizzano il motore di Bing per fornire i risultati di ricerca.

Un portale ecologico: Ecosia

Si merita una citazione anche il portale Ecosia.

Ecosia non è né popolare come i motori di ricerca appena citati né tantomeno offre privacy ai propri utenti. Perché citarlo?

Semplice. Ecosia, sostiene tramite i profitti generati dal portale, la piantagione di nuovi alberi in tutto il mondo al fine di ridurre le emissioni di anidride carbonica!

Ecosia, fornisce mensilmente un report sui profitti ottenuti e sui fondi reinvestiti per piantare alberi.

Ecosia, tramite la piantagione di nuovi alberi e l’installazione di impianti fotovoltaici è di fatto una azienda carbon-negative.

Ovvero, anziché generare emissioni le “assorbe” dando senza dubbio un importante aiuto alla salute dell’ecosistema.

Le stime di Ecosia, affermano che se fosse economicamente alla pari di Google riuscirebbe ad assorbire il 15% di tutte le emissioni di CO2 globali. Niente male!

E la ricerca com’è? È efficace?

Ecosia fornisce risultati di qualità alta essendo basato su Bing.

Si tratta certamente della miglior scelta possibile qualora non volessi un servizio focalizzato sulla privacy.

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