Telegram, è allarme pedopornografia e revenge porn: fioccano denunce

telegram revenge porn

Telegram, la chat russa nata dall’idea fratelli dei Pavel e Nikolaj Durov, è senza dubbio una delle piattaforme maggiormente utilizzate dagli utenti.

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Tuttavia, stando a quanto emerso negli ultimi tempi, sembra che sia anche una delle chat maggiormente utilizzate per lo scambio di materiale pedopornografico.

Ma non è tutto, perchè dalle ultime indagini è venuto fuori che su Telegram avvengono anche frequenti scambi di immagini e video relativi al fenomeno del “revenge porn”. Inoltre, su Telegram finiscono anche i dati sensibili delle vittime: nome e cognome, ma anche indirizzo, numero di telefono, profili social e molto altro ancora.

Già un anno fa la testata Wired aveva condotto un’inchiesta su ciò che accadeva nelle varie chat di Telegram. A distanza di un anno sembra che le cose non solo non siano cambiate, ma paiono addirittura peggiorate: sulla piattaforma, infatti, pullulano anche video di minori in gruppi che superano i 50.000 iscritti.

Spesso ci si può iscrivere senza problemi a questi gruppi, senza attendere nemmeno l’autorizzazione dell’admin. Un fenomeno che nelle ultime settimane ha visto una crescita esponenziale.

In Italia esiste una legge che prevede la reclusione fino a 6 anni e multe salatissime (fino a 15.000 euro), ma la situazione non sembra migliorata rispetto al passato, tanto da spingere l’europarlamentare Pina Picierno a presentare un’interrogazione alla Commissione Ue.

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