Coronavirus, l’Italia può spegnere internet se lo vuole? Facciamo il punto

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Da qualche giorno è diventata piuttosto virale sul web la notizia che vorrebbe il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, “capace” di spegnere Internet in presenza di un rischio grave.

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L’allarme, lanciato dalla testata ByoBlu, fa riferimento ad altre situazioni che hanno spinto alcuni Paesi a compiere questa misura. E’ avvenuto ad esempio in Iran, dove Teheran ha deciso di disabilitare internet in seguito alle forti proteste contro il regime in moltissime città.

Ma l’Italia può effettivamente spegnere Internet? Un recente articolo pubblicato dal quotidiano “Il Manifesto” afferma che effettivamente questa possibilità è nelle competenze del Presidente del Consiglio, come previsto dalla legge sul Perimetro nazionale di sicurezza cibernetica a cui fa riferimento l’allegato alla Relazione sulla Politica dell’Informazione per la Sicurezza presentata al Parlamento il 2 marzo.

In sostanza, se mai dovesse verificarsi una preoccupante minaccia cibernetica, il premier avrebbe facoltà di disporre la disattivazione, totale o parziale, di Internet. Stando a quanto riportato dalla Legge, infatti, l’Italia è in grado di “affrontare con la massima efficacia e tempestività situazioni di rischio grave e imminente per la sicurezza nazionale in ambito cyber”.

Al momento questa eventualità non sembra all’orizzonte. L’unico problema da gestire con internet, ad oggi, è una possibile “saturazione” della rete in seguito al “lockdown” imposto dal governo per rallentare il contagio da Covid-19.

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