Coronavirus, il traffico raddoppia e Netflix abbassa la qualità. Quali altre misure per evitare il collasso?

Esattamente una settimana fa pubblicavamo una news sul tema, segnalando i problemi riscontrati dagli utenti Tim e Fastweb a causa dell’eccessivo numero di persone connesse attraverso gli appena citati ISP.
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L’articolo, intitolato Coronavirus, problemi e disservizi alla rete in tutta Italia: e se si andasse verso il collasso?, può essere letto cliccando qui.
Secondo alcune stime riportate da diversi siti d’informazione, l’aumento del traffico nelle ultime settimane (settimane contraddistinte dall’emergenza coronavirus) ha toccato punte del 90% (da fisso, 35% da mobile).
Ed il quesito che in molti si sono posti è: quanto tempo internet potrà ancora reggere?
Il patron delle principali piattaforme social – Mark Zuckerberg – ha parlato della situazione attuale in questi termini: “Da voi gli spettatori dei Live di Facebook e dei video di Instagram sono raddoppiati nelle scorse settimane, e così le chiamate via Messenger e WhatsApp. Normalmente per noi il picco di traffico è a Capodanno, quando tutti vogliono mandare un messaggio, scattare un selfie. Oggi in certi paesi come il vostro siamo ben oltre quel picco“.
Ma non sono soltato Facebook, Instagram e WhatsApp ad avere avuto un raddoppio del traffico veicolato.
Il problema riguarda anche Netflix e le altre piattaforme streaming tant’è che, secondo quanto riportato da Repubblica, il commissario europeo Thierry Breton ha parlato al telefono con il numero uno di Netflix, Reed Hastings, per chiedergli di ridurre la definizione video dei contenuti veicolati dalla sua piattaforma: “Per permettere l’accesso a tutti è tempo di passare a una definizione più bassa quando l’hd non è necessario”.
Netflix ha così annunciato che ridurrà il bitrate per un mese per limitare del 25% l’impatto del traffico sulle reti europee.
Come si muoveranno gli altri colossi?
E, soprattutto, riusciranno le infrastrutture esistenti a reggere il grandissimo traffico di questi tempi in cui siamo costretti a stare a casa?
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