Facebook implementa una policy contro chi cerca di speculare sul coronavirus

Tra le tante azioni intraprese da Facebook c’è anche quella che si pone come obiettivo quello di mettere un freno alle inserzioni che speculano sulla psicosi da coronavirus.
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Un’iniziativa che il gigante di Mark Zuckerberg aveva già stabilito lo scorso gennaio, assieme ad Instagram. Il nuovo cambio di policy dovrebbe consentire ad entrambi i social network di intraprendere azioni ancora più efficaci contro queste speculazioni.
Nel mirino di Facebook finiscono non soltanto le “false cure”, spacciate per miracolose, ma anche i tentativi di vendere a prezzi da capogiro alcuni prodotti che possono aiutare a prevenire l’infezione, fingendo che siano “esauriti” o che le scorte siano ormai “limitate”.
Ma l’impegno del social network si concentra anche su un altro aspetto, ovvero sul cercare di limitare il più possibile tutta la disinformazione sul coronavirus.
Sono molte, infatti, le teorie cospiratorie sull’epidemia sviluppatasi a Wuhan, in Cina, e ora in diffusione anche nel nostro Paese. Facebook vuole frenare le notizie mistificatorie, e per farlo ha deciso di stringere una partnership con l’Harvard School of Public Health e con la National Tsing Hua University di Taiwan.
L’obiettivo è quello di condividere con i ricercatori una serie di dati che aiuteranno a comprendere meglio i pattern di diffusione del coronavirus.