Huawei di nuovo sotto accusa da parte degli USA: questa volta si tratta di furto di segreti commerciali

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La tensione tra gli Stati Uniti e Huawei è ormai altissima. Dopo aver imposto il “ban” al gigante di Shenzhen, con conseguente revoca della licenza da parte di Google, gli USA sferrano un nuovo attacco all’azienda cinese, ora accusata di aver rubato segreti commerciali agli Stati Uniti.

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Contro Huawei è stato addirittura aperto un procedimento per il reato di “criminalità organizzata” da parte del procuratore federale di Brooklyn: lo riporta il Fatto Quotidiano, che riprende come fonte il Wall Street Journal. 

Stando a quanto affermato dalla procura, Huawei porterebbe avanti queste azioni criminose da almeno dieci anni con l’obiettivo di rafforzare il suo business mondiale.

Ancora una volta, la società cinese deve difendersi da pesanti accuse scagliate dagli USA. L’azienda ha commentato i nuovi attacchi, rispedendoli anche stavolta al mittente.

“Le accuse statunitensi non sono altro che una cortina fumogena, non seguono alcuna logica accettata nel settore della cyber security”, ha detto il colosso con sede a Shenzhen, in Cina. Huawei chiede agli Stati Uniti di fornire elementi che possano provare queste accuse.

“Se davvero gli Stati Uniti dovessero scoprire violazioni da parte di Huawei – si legge nel commento – noi chiediamo ufficialmente agli Stati Uniti di rivelare prove specifiche invece di usare i media per diffondere voci del tutto infondate”.

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